Evelina Santangelo con ‘Il sentimento del mare’ (Einaudi) per la narrativa e Maurizio Ferraris con ‘Imparare a vivere’ (Editori Laterza) per la saggistica sono i vincitori del Premio Letterario Costa Smeralda 2024.
Alla cerimonia di premiazione, il 4 maggio al Conference Center di Porto Cervo, era presente anche la scrittrice spagnola Alicia Gimenez-Bartlett, applauditissima vincitrice del Premio Internazionale della quale è appena arrivata in libreria una nuova avventura, ‘La donna che fugge’ (Sellerio), dell’amata ispettrice Petra Delicado, interpretata da Paola Cortellesi nella serie noir di Sky.
“Non si deve credere molto al successo perché un giorno hai un successo enorme e due giorni dopo la gente ti ha dimenticata completamente. Scrivere è un modo di vivere. Quando arriva un riconoscimento mi piace moltissimo, ma soprattutto mi piace molto avere lettori” ha detto Bartlett.
Nella motivazione la giuria ha tra l’altro sottolineato che il premio va ad Alicia Giménez-Bartlett “per aver utilizzato il giallo come struttura per indagare, in modo approfondito, appassionato e avvincente, su uno dei delitti più frequenti in questo nostro Occidente e cioè il mancato riconoscimento del lavoro, del ruolo e della rappresentanza delle donne”.
Alla serata anche la vincitrice del Premio Cultura del Mediterraneo Mariasole Bianco, co-fondatrice e presidente dell’organizzazione no-profit Worldrise, autrice di Pianeta Oceano (Rizzoli) e il vincitore del Premio Speciale Salmo, pioniere della scena rap italiana e produttore discografico olbiese che ha annunciato: “sto facendo un documentario sulla Costa Smeralda da l’Aga Khan agli ultimi anni”.
Organizzato e promosso da Consorzio Costa Smeralda, presieduto da Renzo Persico e diretto dal giornalista Stefano Salis, il premio – patrocinato da Ministero della Cultura, Regione Autonoma della Sardegna e Comune di Arzachena e sponsorizzato da Smeralda Holding – è stato assegnato in una serata a ingresso libero con grande partecipazione di pubblico, condotta dalla giornalista Roberta Floris.
La giuria è composta da Lina Bolzoni, Marcello Fois, Elena Loewenthal, Chiara Valerio e presieduta dal giornalista Stefano Salis.
Santangelo che “sa fare il lavoro del mare con le parole” come aveva detto Michela Murgia, è stata premiata per “la qualità della scrittura, per la profondità dei temi, per l’eleganza del plot”.
“Attraverso il mare ho voluto raccontare una grande dimensione di umanità, storia e mistero” ha spiegato Santangelo.
A Ferraris, docente di filosofia teoretica all’Università di Torino e presidente del Labont (Center for Ontology) e dell’Istituto di studi avanzati Scienza Nuova, è stato assegnato il riconoscimento per la “capacità di rimettere in gioco le nostre convinzioni, le certezze che crediamo di avere, i luoghi comuni che popolano il nostro mondo di cose e parole. E tutto sempre con una vena straordinaria di ironia. Imparare a vivere è un libro provvidenziale, pieno di cose che non immaginavamo fosse necessario sapere – o non sapere, e invece è proprio così” dice la motivazione al premio.
“La tecnologia evolve rapidamente e questo comporta una frammentazione del sapere. Avere uno sguardo generale come quello promesso dalla filosofia è utile” ha detto Ferraris.
Durante la cerimonia finale è stata consegnata un’opera dello scultore Giuseppe Sanna, costituita da una pietra di forma naturale per ciascuna categoria.
(Fonte ANSA)